martedì 2 marzo 2010

Cortocircuiti (2)

Il New York Times riporta la storia di una coppia tedesca con cinque figli, i Romeike, i quali hanno chiesto e ottenuto asilo politico negli Stati Uniti. La ragione per la quale il giudice statunitense ha concesso l'asilo politico è che i Romeike sarebbero perseguitati in Germania a causa della loro volontà di educare i propri figli in casa, invece di mandarli a scuola; negli Stati Uniti questa pratica, detta home-schooling, è molto diffusa (specie tra i cristiani fondamentalisti), mentre in Germania è contro la legge.

Il signor Romeike ha affermato che non vuole mandare i propri figli alla scuola pubblica perché, tra le altre cose, «le storie nelle antologie tedesche, in cui demoni, streghe e bambini disobbedienti sono spesso raffigurati come eroi, pongono dei cattivi esempi».

Allo stesso tempo, il blog Dwindling in Unbelief ha dedicato un post a due versetti della Bibbia, il libro che i signori Romeike vogliono porre alla base della cultura dei propri figli, «God's 97th Killing: God sent lions to eat those that didn't fear him enough». I versetti sono contenuti nel Secondo libro dei Re, capitolo 17:

25 All'inizio del loro insediamento non temevano il Signore ed Egli inviò contro di loro dei leoni, che ne fecero strage. 26 Allora dissero al re d'Assiria: «Le genti che tu hai trasferite e insediate nelle città della Samaria non conoscono la religione del Dio del paese ed Egli ha mandato contro di loro dei leoni, i quali ne fanno strage, perché quelle non conoscono la religione del Dio del paese».

Mi chiedo se davvero i signori Romeike ritengano questi versetti meno diseducativi delle storie tedesche. Qui si racconta di un Dio che vuole che i suoi fedeli lo temano, e che se non incute abbastanza paura, manda i leoni a mangiare le persone che non lo temono. Non solo, nel versetto 26 si dice anche che ad essere puniti sono anche coloro che non sono a conoscenza della legge di Dio: anche loro debbono essere puniti, perché il Dio della Bibbia non ammette l'ignoranza.

Forse è meglio studiare Hansel e Gretel....

La traduzione dei brani è dell'edizione CEI attraverso il sito laparola.net. L'illustrazione è di Gustave Doré.

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