venerdì 23 aprile 2010

South Park e il diritto di criticare

Rivoluzione Musulmana vs. South Park

Secondo Wikipedia, Revolution Muslim è:
un'organizzazione e un movimento islamico radicale con sede a New York che sostiene la formazione di uno stato islamico, il terrorismo sia negli Stati Uniti che nei paesi democratici di tutto il mondo, la rimozione degli attuali governanti dei paesi musulmani, la distruzione di Israele, e la fine di quello che loro considerano "imperialismo occidentale".
Il movimento è diventato improvvisamente famoso perché uno dei suoi capi, Abu Talhah al Amrikee, ha scritto un post sul sito RevolutionMuslim.com, in cui minaccia i creatori del cartone animato South Park, Trey Parker e Matt Stone, per aver raffigurato Maometto col costume di un orso.

Il post di Amrikee inizia con una foto del cadavere di Theo Van Gogh. Van Gogh era un regista e un giornalista olandese, autore del cortometraggio Submission, che denuncia la violenza sulle donne nelle società musulmane. Dopo aver ricevuto una serie di minacce di morte, il 2 novembre 2004 Van Gogh fu stato brutalmente assassinato. Mohammed Bouyeri, legato al gruppo terroristico Hofstad, uccise Van Gogh con otto colpi di pistola, gli tagliò la gola, lo decapitò e lo pugnalò, lasciando un volantino con minacce al co-autore di Van Gogh.

Dopo aver annunciato la messa in onda della puntata incriminata, Amrikee pubblica nel proprio post informazioni sulla residenza dei due registi di South Park, indicando dove possono essere trovati. Poi Amrikee "avverte" Parker e Stone, con stile che ricorda gli avvertimenti mafiosi:
Dobbiamo avvertire Matt e Trey che ciò che stanno facendo è stupido e che probabilmente finiranno come Theo Van Gogh per aver mandato in onda questa puntata. Questa non è una minaccia, ma un avvertimento sulla realtà di ciò che probabilmente accadrà loro.
A seguito delle minacce, Comedy Central (l'emittente di South Park) ha deciso di censurare l'episodio, cosa che a Parker e Stone non è andata giù.

Ritorno al Medioevo?

Amrikee e Revolution Muslim vogliono, anzi pretendono, che tutto il mondo rispetti i precetti musulmani. Pretendono che chiunque — musulmani, scettici, cristiani, ebrei, eccetera — limitino la propria libertà di espressione perché la loro religione non permette la raffigurazione del loro "Profeta".

Bouyeri e gli altri estremisti islamici sono disposti ad uccidere affinché nessuno critichi la loro religione, anche solo per dire che il loro libro ispirato, il Corano, approva la violenza sulle donne (Corano 4:34):
Gli uomini sono preposti alle donne, a causa della preferenza che Allah concede agli uni rispetto alle altre e perché spendono [per esse] i loro beni. Le [donne] virtuose sono le devote, che proteggono nel segreto quello che Allah ha preservato. Ammonite quelle di cui temete l'insubordinazione, lasciatele sole nei loro letti, battetele.
Amrikee e Revolution Muslim pretendono che si rinunci a tutto il sapere che essi ritengono incompatibile col loro libro "ispirato". Non è un caso che il post precedente a quello di minacce nei confronti degli autori di South Park fosse un attacco alla teoria dell'evoluzione.

Comedy Central, infine, ritiene che sia giusto chinare il capo di fronte a queste minacce e a queste violenze. Che i violenti e gli intolleranti abbiano diritto di dettare agli altri cosa dire, cosa pensare, cosa credere.

Lottare per i propri diritti

Io, invece, ritengo che Bouyeri sia un criminale e che Amrikee sia un intollerante e un violento. E che il primo debba restare in carcere, dove dovrebbe essere raggiunto dal secondo.

Credo che tutti abbiano il diritto di parola, e che questo diritto di parola include anche il diritto a criticare le posizioni altrui. Si, anche le credenze religiose altrui.

Credo che questo diritto di critica sia inalienabile e prezioso anche quando le critiche sono sbagliate. Dunque credo che sia ancor più inalienabile e prezioso quando queste critiche sono rivolte ad una visione oscurantista della società, retaggio di un mondo medioevale e oscuro.

Credo anche che si debba lottare per i propri diritti. Che ci sono troppe persone in giro per il mondo che vogliono toglierceli, che sono disposte ad uccidere coloro che esercitano i propri diritti, che pretendono di imporre la propria visione con la violenza. Che chinare il capo come ha fatto Comedy Central sia una vergogna, che ricade in primis su di loro, ma anche su tutti coloro che non ne denunciano l'idiozia.

Infine, credo che sia ora di smettere di riconoscere alle religioni, a tutte le religioni, un rispetto speciale e tacito, tale da imporre il silenzio di fronte alle loro oscenità. Che si accettino comportamenti, prevaricazioni, intrusioni, violenze fisiche e psichiche, solo perché chi li mette in atto afferma che siano compatibili con una sua credenza intima, che chiama religione.

4 commenti:

  1. il Corano, al contrario della Sacra Scrittura per i Cristiani non è "ispirato". E' "rivelato". Meglio: "dettato" dall'Angelo Gabriele direttamente al Profeta. In arabo. Cioè Allah parla, anzi detta in arabo le cose al Profeta che le scrive. Anzi le trascrive. Questo non ha nulla a che fare con il concetto di "ispirazione" cristiana (non saprei dire esattamente circa la Tradizione ebraica).

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  2. Perdonami, ma le trovo sottigliezze: in entrambi i casi sono la fonte della morale delle rispettive religioni.

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  3. No, non sono sottigliezze.
    La differenza è direi fondamentale.
    Nel secondo caso, l'ispirazione, si riconosce che il trascendente è suggerito dal linguaggio umano senza esservi ricompreso tutto.
    Anche nella giurisprudenza si cerca nelle situazioni controverse di interpretare, organicamente e coerentemente, le intenzioni del legislatore, partendo dalle leggi scritte. Ciò però solo negli stati di diritto maturi. In questo senso una religione che prende alla lettera il suo libro sacro, come l'islam, è meno matura ad esempio del cristianesimo.

    Luposon

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  4. Mi sono espresso male, intendevo dire che le trovo differenze irrilevanti in questo contesto.

    Quello che voglio dire è che in tutti i casi si tratta di libri che conterrebbero il volere di Dio, di libri che sono la pietra di paragone della moralità delle azioni umane.

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